"DOVETE SOPRAVVIVERE E MANTENERE NEL CUORE LA FEDE. IL MONDO, ME SCOMPARENDO, AVRA' BISOGNO ANCORA DELL' IDEA CHE E' STATA E SARA' LA PIU' AUDACE, LA PIU' ORIGINALE E LA PIU' MEDITERRANEA ED EUROPEA DELLA IDEE. LA STORIA MI DARA' RAGIONE"

MUSSOLINI

lunedì

PREDAPPIO NON E' UN CIRCO!

Basta Pagliacci... Basta Clown!

Ogni anno nelle domeniche a cavallo del 28 Ottobre (anniversario della marcia su Roma) su Predappio, si riversa un aggregato multicolore di pagliacci. Iniziano a circolare inviti per raduni, sfilate in maschera ed inoltre appaiono foto che fanno rabbrividire. In più ovviamente si celebrano banchetti per l'anniversario (si celebra un evento eroico con una bella abboffata ...mah!). Sembra che un innato senso della ridicolaggine faccia fatica ad essere estirpato. Carnevalate, folclore di un fascismo mai esistito, nostalgia offensiva. Questi fenomeni tra l'altro, si manifestano nelle forme più esasperate proprio da singoli e all'interno di ambienti che esternamente mostrano una coscienza democratica e una legittimità liberal-capitalista  condita con un sincero sentimento di lontananza dal male assoluto. Non sarà ora di smetterla?
Da azionepuntozero

Sono note le polemiche tra i sostenitori della tesi del Ridotto Alpino Repubblicano e quelli che avrebbero preferito un'ultima resistenza nel quadrilatero milanese là dove il fascismo era nato. Questo è uno schizzo di come tale resistenza andava organizzata

MILANO 29 APRILE 1945
IL FURGONE CHE TRASPORTA DA PIAZZALE LORETO ALL’ OBITORIO DI VIA PONZO I CADAVERI DI MUSSOLINI E DELLA PETACCI, DOPO CHE TRA LE 14 E LE 15, E’ FINITO LO SCEMPIO DEI CADAVERI

PREDAPPIO 30 AGOSTO 1957
  DALLA VETTURA PROVENIENTE DA MILANO VIENE SCARICATA LA CASSA D' IMBALLAGGIO CONTENENTE LA SALMA DI MUSSOLINI
DONNA RACHELE VOLLE CHE LA CASSA FOSSE MESSA NEL
 SARCOFAGO COME ERA STATA CONSEGNATA 
" COSI' LA DEVONO RITROVARE" DISSE




01-09-1957 ore 21. Predappio-Cimitero di San Cassiano. Tumulazione della Salma di Benito Mussolini.
Da sinistra i famigliari Vanni Teodorani, Rosetta Teodorani, Edda Mussolini, Marzio Ciano, donna Rachele, Dindina Ciano, Romano Moschi, Romano Mussolini, Fabrizio Ciano.
La guardia : Mirko Tremaglia, Romano Zatelli, Alberto Resmini, Giancarlo Zonchi, Giorgio Pisanò





Non è la fede che mira nell'ora del crepuscolo quella che mi sostiene, è la fede della mia infanzia e della mia vita che mi impone di dover credere, anche quando avrei forse il diritto di dubitare.
Non so se questi miei appunti saranno mai letti dal popolo italiano; vorrei che così fosse, per dargli la possibilità di raccogliere in confessione di fede il mio ultimo pensiero.
Non so nemmeno se gli uomini mi concederanno il tempo sufficiente per scriverli.
Ventidue anni di governo non mi rendono probabilmente degno a giudizio umano di vivere altre ventiquattro ore.
Ho creduto nella vittoria delle nostre armi, come credo in Dio, Nostro Signore, ma più ancora credo nell'Eterno, adesso che la mia sconfitta ha costituito il banco di prova del quale dovranno venire mostrate al mondo intero, la forza e la grandezza dei nostri cuori.
E' ormai un fatto che la guerra è perduta, ma è anche certo che non si è vinti finchè non ci si dichiara vinti.
Questo dovranno ricordare gli italiani se, sotto la dominazione straniera, arriveranno a sentire l' insoffocante risveglio della loro coscienza e dei loro spiriti.
Oggi io perdono a quanti non mi perdonano e mi condannano, condannano se stessi.
penso a coloro ai quali sarà negato per anni di amare e soffrire per la Patria e vorrei che essi si sentissero non solo testimoni di una disfatta, ma anche alfieri della rivincita.
All'odio smisurato e alle vendette subentrerà il tempo della ragione.
Così riacquistato il senso della dignità e dell'onore, son certo che gli Italiani di domani sapranno serenamente valutare i coefficienti della tragica ora che vivo.
Se questo è dunque l'ultimo giorno della mia esistenza, intendo che anche a chi mi ha tradito, vada il mio perdono, come allora perdonai al Savoia la sua debolezza.
Germasino, 27 Aprile notte
Benito Mussolini
LA PROVINCIA PAVESE




LA PRIMA PAGINA DEL VERBALE DELL' AUTOPSIA 
DEL 30 APRILE 1945 (N.7241)
SUL CORPO DI MUSSOLINI REDATTA 
DAL PROF. GIOVANNI PIERUCCI